Leviedelfool nasce nel 2010 a Roma. Vive dei progetti artistici e del lavoro di Simone Perinelli e di Isabella Rotolo e della collaborazione con diversi artisti che lavorano alle singole produzioni della compagnia. La compagnia rappresenta i propri spettacoli in Italia e all'estero lavorando su drammaturgie originali e focalizzando il proprio percorso sui possibili nuovi linguaggi del teatro contemporaneo.
I lavori della compagnia, la TRILOGIA DELL'ESSERE, composta dai tre monologhi REQUIEM FOR PINOCCHIO (Premio Anteprima 2012, Premio Bianco e Nero della Civica Accademia di Arte Drammatica Nico Pepe 2012, Sostenuto da Concentrica 2018), MACARON (Finalista Intransito 2013) e LUNA PARK - Do you want a cracker? (Selezione In-Box 2016 e Premio della 'Giuria popolare under 30' della selezione ‘In-Box Millennials’), e gli spettacoli MADE IN CHINA - Postcards from Van Gogh ed HERETICO - Dopo questo apparente nulla, sono ospitati nelle più importanti stagioni e festival sul territorio nazionale.
L’ultimo lavoro della compagnia, YORICK - un Amleto dal sottosuolo, è stato prodotto in coproduzione con la Fondazione Teatro della Toscana.
Al primo posto ci sono i piedi sul palco. Poi un vento che sparpaglia qua e là significati e pezzi di storie da rimettere in ordine sul momento
e poi ci sono parole che graffiano lo stomaco e che lasciano segni.
Al primo posto c'è una voce interiore e poi ci sono urla in un microfono che fanno il giro dell’Italia.
Poi c’è un corpo che rincorre sensi e parole, un corpo che danza senza sapere come si fa.
Al primo posto c'è il Teatro.
"Il fool è ognuno e nessuno, è una proiezione collettiva e uno strumento d’autocomprensione.
Egli ottiene dal sovrano la licenza di non essere più sé stesso, ma di riprodurre in sé la follia del sistema politico-sociale del quale, in quanto fool, non fa più parte. Proprio entrando in scena, ancora prima di parlare, il costume del fool ci racconta che esiste una possibilità:
la simmetria dell’asimmetrico e in un modo o nell’altro mette ordine al disordine e riesce persino a nominare quell’assurdo."
"I bambini nuotano nella follia, i poeti smarginano dalla ragione.
Noi tutti, di notte, mettiamo in scena il teatro della pazzia,
liberando i sogni quando la ragione dorme."